Motivazione

Dietro le quinte della Maratona di Milano 2025 con Fabio Giudici


La Maratona di Milano 2025 è stata un'esperienza indimenticabile per molti, e uno dei nostri ambassador non ha voluto perdere l’occasione di partecipare a questa celebrazione dello sport e della determinazione. In questa intervista, ci racconta la sua preparazione, le emozioni provate durante la gara e il valore del kit che lo ha accompagnato lungo i 42,195 km del percorso. Scopriamo insieme come si è trovato e quali sono stati i momenti che gli sono rimasti più significativi.

1 - Qual è stata la tua motivazione principale per partecipare alla Maratona di Milano 2025?

Dopo la maratona di Torino chiusa con il mio PB a 2:31 sentivo di poter migliorare ancora. Andare a Milano è stata una scelta naturale: per me è la maratona di casa, tanti amici la corrono e ancora di più sono lì a fare il tifo, l’organizzazione di ottimo livello e il mio sforzo organizzativo il giorno della gara è veramente esiguo. È la maratona ottimale per me, in più il percorso è molto veloce.

2 - Come ti sei preparato per la Maratona? Hai seguito un programma di allenamento specifico?

Si, come ogni maratona mi sono preparato seguendo un programma di allenamento specifico concordato con il mio coach Tito Tiberti, finalizzato a migliorare i punti su cui avevo dimostrato qualche mancanza precedentemente (in questo caso la forza muscolare) e a riconfermare i miei punti di forza come la resistenza.

3 - Cosa pensi del kit che ti è stato fornito per la gara? Qual è stato l’articolo che hai trovato più utile?

Pazzesco! Le ASICS Metaspeed Sky Paris le conoscevo già, avere la possibilità di averne un paio nuove fiammanti per la gara è stato un grande regalo cui sono grato a SportsShoes.com, ma la canotta ASICS Metarun è stata una sorpresa: leggera e traspirante è stata l’ideale per una giornata calda e ventosa come quella che ho trovato in gara!

4 - Puoi raccontarci il momento che più ti ha emozionato durante la gara?

Sicuramente la partenza! La partenza della maratona per me è sempre qualcosa di speciale. I primi metri sono la parte più emozionante. Essere alla gara di casa però rende tutto un po’ più emozionante perché ad ogni curva può saltar fuori qualche amico che non vedevi da tempo a fare il tifo ed è tutto più sorprendente.

5 - C’è stato un punto della gara particolarmente difficile? Come hai superato quel momento?

Al 32esimo km si è ripresentato un problema muscolare al polpaccio destro che pensavo fosse passato, non lo era e non l’ho del tutto superato, son qui che zoppico ancora, nei prossimi giorni mi farò vedere dalla mia fisioterapista per cercare di scoprire cos’è successo…

Forse però se sono arrivato vuol dire che il momento non l’avrò superato ma quantomeno l’ho tenuto a bada: ho rallentato il passo perché non riuscivo più a spingere con la gamba destra e sono arrivato all’arrivo a marcia ridotta ma cercando di mantenere il ritmo il più vicino possibile al punto di rottura senza raggiungerlo.

6 - Cosa hai pensato quando hai attraversato il traguardo?

Che son stato bravo, non è una cosa che mi dico spesso (anzi quasi mai) ma a causa di una decisione a mio avviso avventata dell’organizzazione sono dovuto partire con gli Elite cinque minuti prima della griglia Sub-Elite ma in cui correvano amici con cui avrei potuto condividere la gara. Son stato perciò fanalino di coda degli Elite fino all’arrivo e senza punti di riferimento nè compagnia. Essere riuscito a correre da solo 42km in maniera regolare mi ha dato particolare soddisfazione, tutte le esperienze degli scorsi anni sono servite e tutti gli insegnamenti son stati messi in pratica.

7 - Quale consiglio daresti a chi sta preparando una maratona per la prima volta?

Prima di tutto di chiedersi se si sono fatte abbastanza mezze maratone e gare sui 10km, non sono un fan dei maratoneti “tanto per fare una maratona”. Credo che la maratona rimanga la gara regina e che come tale vada approcciata. Un certo livello di esperienza pregressa non sminuisce certamente il risultato dei primi 42km in gara anzi, tutt’altro la rende ancora più “compresa” e apprezzata. Non abbiate paura a gareggiare e mettervi in gioco cercando sempre di migliorarvi!

8 - Guardando al futuro, hai intenzione di partecipare ad altre maratone o eventi simili?

No. Basta che oramai son vecchio, largo ai giovani!

Però, quasi quasi… un pensierino a qualcosa in autunno ce lo possiamo anche fare, sistemiamo il polpaccio, mettiamo un po’ di velocità nelle gambe e poi ripartiamo per un’altra avventura insieme! Magari in estate ci divertiamo tra garette locali e forse qualcosa di sterrato.

Grazie Fabio per il tuo tempo! È sempre un piacere averti come ospite sul nostro blog! Continuate a seguire le sue corse e i suoi progressi su Instagram.

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